Cosa abbiamo portato come speaker e cosa ci portiamo a casa.
Anche quest’anno Extera ha partecipato al Social Media Strategies e SMConnect, gli eventi dedicati alle aziende e ai professionisti che operano nel settore digitale, organizzati da Search On Media Group.
Dove ci troviamo
L’evento si è svolto nello storico palazzo Re Enzo, in pieno centro a Bologna, sotto gli occhi scrutanti e curiosi del Nettuno. Non solo professionisti e imprese a questa edizione, moltissimi anche i giovani studenti universitari che si affacciano al nostro settore, complice probabilmente la sede scelta, nel cuore della città universitaria italiana per eccellenza. Ogni sala dell’evento è stata dedicata ad un argomento specifico, ponendo così l’accento sulle molte tematiche affrontabili quando parliamo del mondo digitale.
La nostra trasferta si è divisa in due parti, come del resto l’evento stesso, i primi giorni sono stati dedicati al Social Media Strategies (SMS) ovvero alle strategie all’interno delle piattaforme social, dalla creazione di contenuti all’advertising. Un sacco di spunti e nuove skill portate a casa sui nostri notes.
Social Media Strategies: il nostro contributo come speaker
Durante queste prime giornate io e Ludovica Mattioli siamo state ospiti come speaker nella sala Advertising dove abbiamo avuto modo di condividere la nostra esperienza con il progetto “MyToyBoy e My Happy Toy Mascara - Come lanciare un prodotto beauty grazie ai social e farlo diventare iconico” una delle case più interessanti del lavoro svolto da Extera in questi anni di collaborazione con lo storico brand del mondo del makeup: Diego dalla Palma Milano.
Uno speech che si poneva l’obiettivo di spiegare in 20 minuti come impostare, scrivere e attuare una campagna di lancio di successo utilizzando gli strumenti del web. Passando per una breve panoramica delle attività di e-commerce, e-mail marketing e influencer marketing, siamo poi arrivate al vivo del nostro intervento: il focus sulla strategia social e i suoi frutti. È stato molto interessante e stimolante cogliere l’entusiasmo dei giovani marketer presenti in sala, che avevano seguito il lancio del prodotto sui social e mostravano una sincera e appassionata curiosità sull'argomento. Molte le domande al termine dello speech nei corridoi di palazzo Re Enzo su come migliorare la comunicazione online da parte di chi già aveva avuto modo di approcciarsi al settore beauty.
Alcuni speech che ci hanno colpito
Tra gli interessanti speech seguiti nelle giornate di SMS, insieme ai nostri accompagnatori di fiducia Marco Conti e Erika Taraborelli, possiamo portare in evidenza alcuni interventi che ci hanno particolarmente colpito:
1. Brand Asset Canvas: un modello immediato ed efficace per rendere il tuo brand memorabile - PIETRO FRUZZETTI
Cosa rende un brand memorabile? Come creare la percezione di valore da parte degli utenti? Il brand canvas proposto da Pietro Fruzzetti pone l’attenzione su un aspetto fondamentale che spesso viene dimenticato alla creazione di un nuovo brand: l’input emotivo. Perchè se è vero che online vendono tutti ed è sempre più semplice farlo, la vera distinzione non è più data solo dagli input razionali, collegati al mondo della logica e delle caratteristiche materiali del prodotto ma soprattutto dagli input emotivi, collegati ad emozioni e visioni del mondo del target di riferimento. Non solo come lo fai quindi, ma perchè lo fai… e come ripetiamo spesso ai nostri nuovi clienti, no, i soldi non sono una risposta valida. Collegarsi all’utente quindi attraverso 5 punti chiave: passione, personalità, valore e energia!
“Siate presenti nei momenti che contano per le persone”
2. L’influencer Marketing nel tuo piano strategico: come valutare ed integrare una strategia di influencer marketing. - LUCIA GUERRA
Come primo punto Lucia Guerra ci fa una distinzione fondamentale: ci sono influencer e ci sono creator, su tiktok noi ingaggiamo a tutti gli effetti un creator. Quali sono le differenze?
Creator | Influencer |
Realizzazione di una strategia di comunicazione, trasformando idee e concetti in contenuti adatti a essere veicolati attraverso siti web e social media. |
Personaggio in grado di influenzare significativamente opinioni e atteggiamenti degli individui grazie alla sua autorevolezza in un determinato ambito di interesse. |
Ampia cultura generale, studio di marketing e scrittura. |
Ha un fanbase molto ampia. |
Non è solo popolare ma ha una grande capacità organizzativa e di coordinamento. |
Sfruttano la popolarità per farsi pagare dagli sponsor. |
Contenuti informativi e effettivamente pieni/veri/fruibili. |
Sono veri e prori testimonial che spesso non selezionano i prodotti proposti dagli sponsor ma pubblicizzano qualsiasi cosa. |
Un creator ha quindi le skill necessarie per dare un contributo sostanzioso alla vostra strategia di marketing, ma come valutiamo la possibilità di includerlo nella vostra strategia social? Ecco anche in questo caso alcuni punti chiave:
-
- La tipologia dei prodotti o servizi che offriamo;
- Il budget che abbiamo a disposizione;
- Ci sono creator forti sul nostro prodotto o servizio?
- Come possiamo proporre il nostro prodotto alla piattaforma? Come ci allineiamo?
- Possiamo fare Spark ADS o ripostare il video.
- Dove trovo i creator?
Su questo ultimo punto Lucia Guerra ci mostra poi una piattaforma davvero intuitiva e utile per poter iniziare: TikTok Creator market place, la piattaforma ufficiale dell’app per le collaborazioni che permette di selezionare e contattare creator presenti sul database. I vantaggi di questo tipo di strategia sono numerosi, possiamo semplificarli in tre essenziali: una strategia mirata ed efficace, analisi dei dati proprietari e creazione di target selezionati.
3. Linkedin Power: come fare Lead Generation con Linkedin. - VALENTINA TURCHETTI
La cosa più importante, come spesso ci ricorda anche la nostra marketing manager Vanessa Niemants, è proporsi come fornitori esperti di un servizio, professionisti del settore e riuscire a dare fiducia alla tua cerchia. Come farlo? Qualche spunto interessante ci è stato dato da Valentina Turchetti nel suo speech, in cui abbiamo visto un funnel che si pone l’obiettivo di acquisire lead, passando per la generazione del bisogno.
- Crea il bisogno;
- Mostra lo strumento;
- Proponiti come fornitore esperto nell’utilizzo.
I target colpiti dalle inserzioni passano quindi per tre fasi: riconoscimento del proprio bisogno (è qui il momento di empatizzare ed essere diretti), identificazione dello strumento che possa soddisfare questo bisogno (qui proponiamo il servizio e le sue funzioni) e infine, il contatto con il fornitore (ci proponiamo come fornitori del servizio). Questo ci porta a stimolare verso il cambiamento, che è stato uno dei temi fondamentali di questa edizione del festival. Il cambiamento spesso spaventa le aziende ed è per questo che sta a noi professionisti porre le basi e soprattutto far comprendere come molto spesso i cambi di rotta siano necessari per evolvere e assicurare la crescita di un progetto.
4. I piani editoriali sono morti? - DAVIDE BERTOZZI
Lo speech di Davide, che conosciamo da anni e che ha aperto i lavori dopo la Plenaria del primo giorno, ci ha fatto molto riflettere, come del resto anche tutti i suoi speech che abbiamo seguito in eventi precedenti.
Davide ha focalizzato l’attenzione sul piano editoriale e sull’uso che le aziende ne fanno. Grazie agli esempi che ha portato e alle idee che lui stesso ha messo in campo per i suoi clienti, ha posto l’attenzione su come poter ingaggiare l’utente nel mare di contenuti che ogni giorno i social ci propongono. Le parole chiave devono essere: intrattenimento e risposta ai bisogni. Può sembrare banale, ma invece capita spesso di perdere questo focus durante la realizzazione dei piani editoriali. Cosa ci può aiutare? Spesso è quello che ci fa più “paura” che può far scaturire idee innovative ed ingaggianti.
“Mi porto a casa la consapevolezza di quanto sia fondamentale pensare alla
necessità di intrattenere il proprio pubblico quando dobbiamo definire un piano
editoriale social.”
Marco Conti - Sales Manager at Extera
SMConnect
Passiamo ora il testimone: gli ultimi due giorni siamo stati raggiunti dall’altra metà del nostro team, quella focalizzata su analisi, dati, strategie e dati, dati, analisi, dati. Davide Vergnani, Gianmarco Tonini, Sara Ferrarini e Luca Bartolucci sono ora i nostri rappresentanti ufficiali.
Il nostro contributo come speaker
La giornata del SMConnect si apre con lo speech del nostro Digital Advertising Specialist: Gianmarco Tonini. L’intervento “Shopify & Meta - Come sfruttare al meglio la sinergia tra le due piattaforme” mostra non solo come integrare al meglio le due piattaforme per massimizzarne i benefici, ma anche alcuni spunti pratici e indicazioni per l’impostazione di due tipologie di campagne: remarketing dinamica e Traffico (+ un trick scoperto da Gianmarco, per tutti noi Jimmy). L’intervento apprezzatissimo da chi già utilizza Shopify come piattaforma e-commerce ha riscosso un vivo interesse in sala e molte anche in questo caso sono state le domande al termine dello speech, che non hanno colto di sorpresa lo speaker, rinomato per la sua capacità di interrogarsi costantemente sulle dinamiche di queste piattaforme.
Le riflessioni dei nostri Specialist
Già si sapeva ma tanti speech, tenuti al festival dai più illustri guru italiani, hanno ribadito che il 2022 è stato un anno di stravolgimento per il mondo Google. Anche ai non addetti al settore è arrivata la “doccia fredda” del passaggio obbligato a GA4, ma a chi come noi si occupa quotidianamente di Google Ads è stato lanciato un segnale ancora più potente. Tutto l’ecosistema di advertising Google sta accelerando verso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale: GA4 è il sistema che ha Google per immagazzinare dati funzionali a questo cambiamento. Cosa significa? Se prima il corretto tracciamento del sito e delle attività di marketing era molto importante, ora diventa vitale. Questi dati non serviranno più a valutare i risultati ma saranno fondamentali per alimentare le campagne stesse. In questa edizione del SMC abbiamo compreso che il futuro delle scelte strategiche di marketing sulle piattaforme di adv sarà sempre meno legato ai vecchi e cari “modelli di attribuzione”, ai quali ci aveva tanto abituato google Universal Analytics, recentemente ribattezzato GA3.
L’intelligenza artificiale si nutre di dati: il nostro obiettivo nei
mesi a venire sarà raccogliere tanti dati di alta qualità e fornirli a
i sistemi Google per ottenere il massimo da questi nuovi sistemi.
Davide Vergnani - Digital Marketing Manager at Extera
Grazie agli interventi di Filippo Trocca, Gianluca Binelli e Rebecca Leporati,
abbiamo imparato che dovremo sempre più confrontarci e mettere in pratica
sistemi di analisi statistici che prendano in considerazione quantità di dati che
provengono da diverse piattaforme, come il Marketing Mix Modelling e i test di
incrementalità.
Il percorso dell’utente infatti non è più lineare e facilmente tracciabile con un
cookie, e quindi non si parlerà più di “conteggiare” le conversioni o gli acquisti
ma di “stimare” gli stessi, grazie alla statistica e all’intelligenza artificiale
applicata ad alcuni strumenti.
Gianmarco Tonini - Digital Advertising Specialist at Extera
Mi porto a casa la consapevolezza di quanto sia fondamentale
basare le scelte di marketing su dati certi e di come sia sempre
più difficile avere a disposizione informazioni pulite e precise da
parte delle piattaforme, che in tal senso cercano di virare verso
un futuro sempre più siteless, tentando di mantenere sempre
più informazioni e dati di loro esclusiva proprietà.
Luca Bartolucci - Digital Advertising Specialist at Extera
Come sempre partecipare ad eventi di questo calibro riempie di
stimoli: stimoli verso il presente e verso il futuro. La SEO come
veniva vista un tempo non esiste più. Oggi entrano in gioco
dinamiche sempre più importanti, dalla link building alle
performance, dall’ottimizzazione al SEO Copywriting fino
all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.. Tra gli speech a mio avviso
più interessanti di questa giornata sicuramente quello di Alessio
Pomaro riguardo il Multisearch di Google e quello di Paolo Dello
Vicario sulla Link Building, per approfondire come si stanno
muovendo i brand negli ultimi anni.
Sara Ferrarini - SEO Specialist at Extera
Conclusioni
In questo costante e frenetico cambiamento, a noi marketer, creator e strateghi viene chiesto spesso di restare al passo, di mirare all’innovazione. Talvolta però ci troviamo davanti a manager e imprenditori che, saldi nei risultati raggiunti, vedono l'investimento nel digitale come qualcosa di marginale. Oggi più che mai ci rendiamo conto che il nostro lavoro si basa non più solo sull’essere fornitori di un servizio ma sulla consulenza e sulla guida nella scelta delle soluzioni migliori. Fondamentale è poi ricordarsi sempre che il cliente finale, il target delle campagne, dei sondaggi, delle attività di lead acquisition, è composto da persone che come noi vivono di emozioni, di divertimento e di valori. È proprio su questi punti che la comunicazione di un brand dovrebbe sempre basare il proprio output. Perché se possiamo dare un valore in più rispetto ai nostri competitor questo sta proprio nell’empatia e nella relazione che riusciremo ad avere e coltivare con i nostri follower. Solo così allora potremo mirare alla conversione.