Realizzare un nuovo sito web
Il precedente, realizzato in WordPress, mostrava diversi problemi: catalogo non aggiornabile, disallineamento tra sito e sistema di preventivi, grafica obsoleta, difficoltà nella gestione dei contenuti.
Quando ci siamo conosciuti, il team di Mep segnalava il bisogno di un sito nuovo.
Dopo un’approfondita attività di assessment con i referenti coinvolti, abbiamo messo a fuoco 4 diversi obiettivi.
Il precedente, realizzato in WordPress, mostrava diversi problemi: catalogo non aggiornabile, disallineamento tra sito e sistema di preventivi, grafica obsoleta, difficoltà nella gestione dei contenuti.
Molti contenuti, molti uffici, molti touchpoint da alimentare. Centralizzare le informazioni di prodotto per pubblicarle sui diversi canali del Gruppo: cataloghi, e-commerce, siti web, web app.
L’azienda desiderava dotarsi di un tool per permettere ai commerciali di produrre un preventivo in formato PDF.
Internet rappresenta una grande opportunità per un’azienda che opera in 65 paesi nel mondo. Incrementare la lead generation diventa quindi una potenzialità di mercato che Mep non può non sfruttare.
La nostra collaborazione nasce perché cercavamo qualcuno che facesse "la differenza" ovvero sviluppasse per noi un progetto diverso da ciò che si trovava già sul mercato. Attraverso un'analisi introspettiva che ci ha portato anche a rivedere alcuni processi interni, è stato creato uno strumento di lavoro adeguato alla nostra clientela e che soprattutto permette di capire ai nuovi utenti cosa vendiamo/la nostra proposta. E questo sicuramente "fa la differenza"!
Per realizzare il corporate website, siamo partiti dall’identità visiva. Quando affrontiamo un progetto che prevede la realizzazione del sito aziendale, cerchiamo di trasformare in digitale quello che fino ad ora è esistito solo in forma cartacea, attraverso cataloghi, carte intestate e simili. Di solito è in questi supporti che sono contenute le informazioni relative a colori, font, elementi visivi che aiutano a delineare l’identità dell’azienda e a comunicarla al mondo esterno. Quello che serve per arrivare sul web è la razionalizzazione di tutti questi ingredienti e la conseguente creazione della styleguide.
Tutto il lavoro fatto per la styleguide del sito è stato quindi unito ai wireframe realizzati per definire le pagine, i flussi e i componenti della piattaforma.
Una volta definiti i wireframe, sono poi state disegnate le bozze. Giunti all’approvazione finale è cominciato il montaggio.
Iniziare a costruire il frontend statico ci è stato utile per permettere al cliente di vedere un sito che fosse vivo, reagisse ai click e cominciasse a dare l’idea di quale sarebbe stato il risultato finale.
Fatte le dovute modifiche, abbiamo unito il lavoro fatto in frontend con il montaggio. Questo ci ha aiutato a inserire contenuti reali sul sito e a stressarlo al massimo per individuare eventuali criticità.
Attraverso prototipi navigabili e cicli di feedback continui, siamo riusciti a raggiungere il risultato ideale per il cliente.
In passato, il catalogo cartaceo era generato internamente (grafica compresa), costringendo il team marketing di Mep, che conta solo un paio di profili impegnati a seguire molteplici attività, a un lavoro lungo e molto complesso.
Da qui la decisione di introdurre un PIM, che ha permesso di gestire centralmente tutti i contenuti, riducendo drasticamente sia i tempi di esecuzione, sia i refusi e gli errori ripetuti.
La forza commerciale si stava dotando di un tool per permettere ai commerciali di modellare in 3D le linee delle segatrici e realizzare un PDF di preventivo. Il PDF aveva la necessità di essere arricchito con delle informazioni (testi, immagini, schemi) di prodotto e degli accessori.
Anche in questo caso, l’utilizzo del PIM si è rivelato risolutivo, sfruttando le caratteristiche native di Pimcore, sia a livello di rimodellazione del dato, sia a livello di capacità di interagire con qualsiasi strumento esterno.
Necessari ai documenti, cercando di capire quali contenuti fossero cross-canale (sia per il sito che per il pdf) e quali specifici.
Per mettere in comunicazione il PIM e l’applicazione 3D di preventivazione.
Per la distribuzione degli asset digitali nel miglior formato possibile ed adatto all’applicazione 3D di preventivazione.
Nella fruizione dei contenuti del PIM attraverso le API GraphQL.
Il traffico organico è uno dei patrimoni più preziosi quando si riprogetta il sito. A tal proposito abbiamo deciso insieme a Mep di prenderci cura dei testi SEO dalla partenza del progetto, occupandoci di preservare e dove possibile ottimizzare i contenuti in ottica di non perdere il patrimonio iniziale, cercando di controbilanciare la perdita fisiologica iniziale ad ogni pubblicazione, ma nel lungo periodo anche capitalizzare il lavoro fatto.
Abbiamo curato oltre che i title, description e contenuti anche le descrizioni delle immagini. In questo modo abbiamo aumentato le chance di comparire nelle query di ricerca dedicate a determinati argomenti, il tutto sfruttando le funzionalità native di Pimcore e le capacità dei team marketing di Extera e di Mep.